Olio extravergine, Remaschi: garantire la toscanità
Un percorso di certificazione che informi il consumatore che l'olio d'oliva extravergine prodotto in Toscana è fatto con olive coltivate in Toscana. E' questa l'idea sulla quale l'assessore all'agricoltura della Regione intende mettere intorno ad un tavolo tutti i soggetti interessati per procedere in maniera condivisa.
Lo ha detto lo stesso assessore a Firenze durante la presentazione dell'anteprima della produzione 2015 dell'olio extravergine di oliva Toscano IGP avvenuta ieri presso il ristorante Chalet Fontana
"L'olivicoltura - ha ribadito l'assessore - rappresenta la Toscana, non rappresenta soltanto un prodotto d'eccellenza come il nostro olio, che vanta qualità organolettiche e salutistiche superiori, ma rappresenta il nostro paesaggio, è la locomotiva della Toscana perché i nostri prodotti vanno all'estero e sono il biglietto da visita che serve ad attrarre i visitatori."
Le questioni da affrontare in tema di olivicoltura, a giudizio di Remaschi, sono 3 e sono collegate fra loro. La prima riguarda il recupero delle zone olivicole non più coltivate., pari a circa il 25% del totale. "Dobbiamo lavorare - ha detto - per favorire il recupero di queste zone. " La seconda riguarda la riduzione dei costi di produzione e la connessa redditività per i coltivatori. La terza la valorizzazione del prodotto. "Per questo - ha ribadito - occorre una strategia comune." Quanto alle risorse Remaschi ha ricordato che nel settore intervengono i fondi del Programma di Sviluppo Rurale e dell'Organizzazione Comune di Mercato olivicola (OCM) oltre a risorse nazionali. "E' importante usare al meglio le risorse - ha sottolineato - ma il nocciolo della questione non sono tanto i soldi, quanto la volontà comune di raggiungere l'obiettivo e di concentrarsi sull'olioToscano".
Redazione Floraviva