Giurlani lancia il Distretto Olivicolo di Pescia in una nutrita riunione di olivicoltori

Si è tenuta ieri pomeriggio al Mercato dei Fiori e delle Piante della Toscana di Pescia la riunione degli olivicoltori del territorio, indetta dall'amministrazione comunale per strutturare un progetto comune sull'olivo. I professionisti e i rappresentanti delle maggiori associazioni presenti hanno accettato la proposta, lanciata dal sindaco Giurlani, di creare un Distretto Olivicolo, anche in vista della nuova legge regionale toscana.

Un incontro per sondare il terreno dell'olivicoltura: Oreste Giurlani, sindaco di Pescia, e Marco Della Felice, assessore ad agricoltura, ambiente e montagna, hanno voluto tutti i rappresentanti della filiera olivicola di Pescia e del territorio circostante ieri al Mercato dei Fiori. 
Lo scopo della riunione era quello di dar vita ad un'unione di intenti per far crescere il settore attraverso la creazione di un distretto con un progetto comune alle tante realtà di eccellenza pesciatine e non solo. 
Così, dopo aver ripreso le politiche agricole in mano, cominciando dal settore florovivaistico, l'amministrazione comunale intende ora sviluppare quello olivicolo. «Siamo in una fase delicata, dobbiamo decidere quale sarà il futuro del Mefit e nella sua multifunzionalità è compresa anche l'olivicoltura. Così come all'interno del piano urbanistico, dove si definiranno una serie di permessi e zone di produzione» sottolinea Giurlani. A Pescia, infatti, si sta facendo molto per il settore e anche la decisione di destinare la zona del Business Park all'agricoltura è significativa in questo senso. 
«Quale percorso dobbiamo allora intraprendere insieme? Come ci dobbiamo attivare, in qualità di amministrazione, per aiutarvi?» Giurlani interroga gli olivicoltori, invitandoli a esprimere esigenze di regolamentazione ed economiche, anche in vista della prossima approvazione in Regione Toscana della nuova legge sui distretti. Questa infatti potrebbe essere una preziosa occasione per lavorare insieme e utilizzare lo strumento del distretto per unire il prodotto “olivo” al suo territorio.
floraviva, pescia, vivai Le risposte dei presenti sono state totalmente positive: Nicola Del Ministro dell'Associazione “Vivai di Pescia” ricorda che proprio in questi giorni si sta parlando di collaborazione con l'altra associazione di settore del territorio, il Co.Ri.Pro.: «Manca ancora un vero e proprio tessuto imprenditoriale e questo ha limitato visioni e investimenti in ricerca e sviluppo, ma il nostro prodotto è un'eccellenza.» Per Del Ministro per troppo tempo, infatti, non si è investito in olivicoltura, è arrivato dunque il momento di farlo e il distretto rappresenta lo strumento ideale per unirsi ed avere una visione di lungo periodo, pur mantenendo le proprie individualità, al fine di fare di Pescia «la capitale dell'olivicoltura dei prossimi dieci anni.»
Giuliano Incerpi del Co.Ri.Pro., d'accordo con Del Ministro, sottolinea l'importanza di intraprendere questa strada il prima possibile: la legge sul distretto sarà in Consiglio regionale martedì prossimo, è opportuno pensare subito ad un progetto comune.
Anche Pietro Barachini della Spo Olivi incalza: «Il mondo ci chiede un progetto di filiera che va dalla pianta all'olio. La nostra opportunità è puntare sulla qualità. Alla base c'è la certificazione, dobbiamo allora unire questo percorso e certificare la filiera: un distretto è la soluzione».
Pescia è inoltre sinonimo di qualità dell'olivo non solo per la produzione, ma anche per la formazione, come ricorda il prof. Maurizio Giuntini: «All'Istituto Agrario possiamo attivare una formazione specifica sull'olivo: ne potremo parlare con il Ministro dell'Istruzione, che sarà in visita a breve alla nostra scuola, per dare vita ad una specializzazione sul settore.»
Così l'assessore Della Felice sancisce la proposta approvata da tutti di costituire un Distretto Olivicolo: «Da soli non si fa più niente. Dobbiamo superare gli stereotipi e proteggere la nostra tradizione, la nostra professionalità e il nostro know-how. Dal tavolo tecnico PAV possiamo sviluppare, grazie all'interdisciplinarità dei soggetti, che rappresentano tutta la parte tecnica del settore primario (agricoltura) di Pescia, dei sotto-tavoli per mettere in piedi un progetto di distretto e uno di scopo, che coincidano con la nuova legge regionale. Nominerò immediatamente una sessione per iniziare i lavori per il nuovo Distretto.»
Anche il presidente del Pav, Franco Baldaccini, dichiara: «La riunione di oggi ha raggiunto un importante risultato. La salvaguardia del nostro patrimonio passa necessariamente dall'olivicoltura, fiore all'occhiello di Pescia assieme alla floricoltura.»
 
Redazione