Non solo vendemmia all’Anzilotti, dove è nato l’«enologico»
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Finita la vendemmia, all’Istituto tecnico agrario Anzilotti di Pescia, spiega il prof. Giuntini, inizia per la V dell’agroindustriale e per la III del nuovo indirizzo di “Viticoltura ed enologia” la fase di vinificazione nella cantina dell’Istituto. Desta interesse la nascita dell’indirizzo enologico all’Anzilotti, che si trova al centro dei territori del Montecarlo Doc, del Rosso delle Colline Lucchesi Doc e del Chianti Montalbano Docg.
Da quest’anno ci sono due novità sul fronte didattico-vitivinicolo per l’Istituto tecnico agrario statale “Dionisio Anzilotti” di Pescia, dotato di un’eccellente azienda agricola adagiata sulle pendici del colle di Uzzano. Fanno per la prima volta la loro comparsa le uve rosse: una collezione di vitigni autoctoni piantati due anni fa e che quest’anno hanno fornito un primo raccolto. E soprattutto a seguire tutte le fasi post vendemmia della preparazione del vino nella cantina dell’Istituto non saranno più soltanto gli studenti della classe V dell’indirizzo agroindustriale, ma anche i ragazzi della III classe del nuovo indirizzo enologico.
Come spiega il prof. Maurizio Giuntini, la raccolta dell’uva nel vigneto dell’Anzilotti – che vedeva coinvolti i ragazzi delle seconde classi accompagnati dagli insegnanti Marco Marcheschi e Alessandro Catola - si è ormai conclusa. «La vendemmia dell’uva bianca di vitigno vermentino si è svolta a metà settembre, mentre il sabato 22 settembre è stata fatta la raccolta dell’uva bianca di varietà colombana, che prima di essere spremuta viene messa ad appassire appesa ai muri della cantina, per poi finire, una volta fermentata, nei caratelli, per ottenere dopo tre anni di invecchiamento un ottimo passito».
Ma come sta andando il nuovo indirizzo in “Viticoltura ed enologia” e quali sono le sue prospettive? «Al primo anno – dice Giuntini – c’è già una classe di una ventina di studenti, che potranno ottenere la specializzazione frequentando, al termine del quinquennio, il 6° anno». Segno che il nuovo indirizzo sta suscitando interesse. D’altra parte non poteva essere altrimenti. Infatti «ci troviamo – osserva il prof. Giuntini - in una zona in cui, con in primis il Montecarlo Doc (un bianco rinomato in tutta Italia e all’estero) e il rosso delle Colline Lucchesi Doc e il Chianti Montalbano Docg, il settore vitivinicolo è fiorente». E non mancano certamente gli sbocchi lavorativi «sia nelle aziende che nelle cantine sociali».
Lorenzo Sandiford