Boeri (Coldiretti Liguria) è vicepresidente del gruppo floricolo al Copa-Cogeca
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Il neo eletto Gianluca Boeri, produttore di fiori recisi a Imperia, sottolinea che «le cancellazioni di ordinativi hanno pesato e continuano a pesare su numerose imprese, e sono necessari il sostegno alle aziende florovivaistiche superando il limite sugli aiuti di stato e proposte per la promozione delle eccellenze nell’ottica della sostenibilità». Nada Forbici, presidente di Assofloro: «il nostro settore al centro di programmi che mirano a conservare e migliorare il capitale naturale».
Gianluca Boeri, giovane floricoltore alla guida di Coldiretti Liguria, è stato eletto ieri vice presidente del gruppo florovivaistico al Copa-Cogeca, la voce unita degli agricoltori e delle cooperative agricole dell’Unione europea. Tra le sfide da affrontare la crisi provocata dal Covid e le prospettive del settore con il Green New Deal.
Nato nel 1983 e laureato in agraria, Gianluca Boeri è titolare dell’omonima azienda florovivaistica a Taggia (Imperia), un’impresa specializzata nella coltivazione di fiori recisi che vanta ad oggi circa tre ettari di coltivazioni protette destinate a varie tipologie di fronde verdi, e circa un ettaro di superficie con più di 80 mila piante di ranuncolo e 3 mila piante di Peonia erbacea da reciso.
«Abbiamo ora davanti a noi tante tematiche da affrontare – ha dichiarato Gianluca Boeri -. Penso anzitutto al ruolo che il settore florovivaistico potrà svolgere per guidare, non solo l’Italia ma l’Europa agricola, verso gli obiettivi del Green Deal Ue; questo prendendo atto però della crisi generata dal Covid in quest’anno di pandemia, dove ritardi, cancellazioni ordinativi e difficoltà nei commerci hanno pesato, e continuano a pesare, su numerose imprese, e alla quale si sommano problematiche legate a tensioni internazionali, come nel caso della Brexit». «Per il settore è quindi necessario, a livello europeo, – ha aggiunto - portare avanti non solo fondamentali aiuti per sostenere la tenuta economica delle aziende florovivaistiche e per rilanciarne export, superando inoltre il limite sugli aiuti di Stato, ma elaborare proposte concrete per la piena valorizzazione, ricerca e promozione delle grandi eccellenze prodotte nell’ottica della massima sostenibilità ambientale, sociale ed economica».
Soddisfatta Nada Forbici, presidente di Assofloro: «con il Green Deal europeo abbiamo una occasione unica per trasformare la sfida ai cambiamenti climatici in una opportunità unica dove il verde, e quindi tutto il nostro settore, sono al centro dei programmi che hanno lo scopo di conservare e migliorare il capitale naturale e proteggere la salute e il benessere dei cittadini. Ma i temi sono molti, anche sul fronte normativo, della protezione delle piante, della sostenibilità ambientale, economica e sociale».
Redazione