Agri Academy di Ismea atterra a Bologna e Bari
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in Brevi
Dopo la tre giorni romana di ottobre, è la volta di Bologna (9-11 novembre) e Bari (16-18 novembre), dove i giovani agricoltori selezionati tramite bando completeranno il percorso di alta formazione iniziata a giugno. Questi appuntamenti sono parte del progetto di alta formazione ideato e sviluppato da ISMEA sotto il coordinamento del Mipaaft, con l’obiettivo di avvicinare gli agricoltori under 40 alle tematiche dell’Agricoltura 4.0, della digital transformation, dell’export managemente del marketing. Per Bologna e Bari è previsto il coinvolgimento di circa 150 ragazzi. Come per l’edizione romana, anche i prossimi due appuntamenti ruoteranno intorno alle idee progettuali degli agricoltori che verranno discusse, selezionate, sviluppate in team e trasformate in prototipi.
È il programma di alta formazione su innovazione, internazionalizzazione e marketing promosso in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole alimentari forestali e del turismo e rivolto, in totale, a 200 giovani imprenditori agricoli vincitori del bando "Promuovere lo spirito e la cultura d'impresa". Si è sviluppato in due sessioni, una estiva e una autunnale, in tre sedi: Roma, Bologna e Bari. La sessione autunnale è partita il 18 ottobre a Roma e si completa con le nuove tappe di Bologna e Bari. La prima fase si è svolta tra giugno e luglio.
L'AgriAcademy di Ismea si avvale della collaborazione con l'Università di Brescia, il Politecnico di Milano, la Sapienza di Roma, l'Università del Sannio, l’Osservatorio Smart Agrifood, il team del programma di ricerca/azione RuralHAck e con gli innovatori sociali di Vazz’ap. Vede tra i docenti: professori universitari, ricercatori, esperti di settore, economisti e direttori di aziende molto note.
L'AgriAcademy di Ismea si avvale della collaborazione con l'Università di Brescia, il Politecnico di Milano, la Sapienza di Roma, l'Università del Sannio, l’Osservatorio Smart Agrifood, il team del programma di ricerca/azione RuralHAck e con gli innovatori sociali di Vazz’ap. Vede tra i docenti: professori universitari, ricercatori, esperti di settore, economisti e direttori di aziende molto note.
Redazione