Vivaismo pistoiese, presentato il Pif da 5,7 milioni per 100 partner

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Investire, informare e formare: questo lo slogan portato avanti dal progetto integrato di filiera “3S Eco-nursery, Smart Specialisation Strategy”, coordinato da Coldiretti e presentato a Pistoia lo scorso venerdì 27 maggio. Con gli enti di ricerca collaboreranno novanta aziende vivaistiche, di cui oltre venti che investiranno in modo diretto, guidate dalla capofila Romiti Vivai. Il Pif, approvato da Regione Toscana nell'ambito del Psr 2014-2020, vedrà un investimento totale di 5,7 milioni di euro, di cui 2,6 pubblici. 

 
Michela Nieri e Simone Ciampoli, presidente e direttore di Coldiretti Pistoia, insieme a Marco Romiti di Romiti Vivai e i tecnici progettistihanno presentato venerdì scorso “3S Eco-nursery, Smart Specialisation Strategy” ad una folta schiera di imprenditori agricoli e rappresentanti istituzionali. Erano infatti presenti l'assessore regionale all'Ambiente, Federica Fratoni, i consiglieri regionali Marco Niccolai e Massimo Baldi, il vice sindaco di Pistoia Daniela Belliti, il sindaco di Montale, Ferdinando Betti, e Renato Ferretti della provincia di Pistoia. Hanno portato il loro contributo all'iniziativa anche il presidente della Camera di commercio di Pistoia, Stefano Morandi, e Umberto Alunni, direttore generale della Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, che ha gentilmente concesso l'uso di Palazzo dei Vescovi. Grazie al progetto integrato di filiera, mettendosi insieme, vivaisti piccoli e meno piccoli riescono a raggiungere la massa critica per poter accedere a collaborazioni con enti di ricerca primari: Università di Firenze, Viterbo, Salerno,Cnr e Crea-Viv. “È questo che ci serve, è questo che fa bene al settore produttivo pistoiese", spiega infatti Coldiretti Pistoia. Nel Pistoiese sono ben 5000 gli ettari di colture che restituiscono ossigeno. “Siamo unici e vogliamo essere ancora migliori, proiettando la nostra produzione in una dimensione che cura sempre più la sostenibilità di tutte le fasi produttive delle piante”. In oltre un quarto di superficie a vivaio si produce già col marchio di uno dei sistemi di certificazione ambientale: con 3S aumenteranno superfici e aziende certificate. “È questo che ci interessa. Non ci interessa invece rincorrere chi meglio addosso alle produzioni che immettono ossigeno in atmosfera, e provvedono al sostentamento di tante famiglie, producendo piante. Siamo per l'uso efficace e rispettoso delle normative di prodotti fitosanitari”, spiega Coldiretti. Proprio a supporto del lavoro delle aziende, Coldiretti ha redatto un opuscolo sull'uso degli agrifarmaci. Tra le azioni previste in questo Pif, la realizzazione di un biotrituratore mobile, utilizzabile in tante aziende: macinerà gli scarti verdi che potrebbero essere utilizzati come terricciato, sostituendo la torba che viene importata.

Redazione