Giardini da intervista: la riscoperta della vita nei materiali di scarto nel Viaggio di Ritorno di Lacquaniti

Sull’asse privilegiato dalle civiltà mediterranee est-ovest sorge “La Porta del Viaggio di Ritorno”: attraversandola iniziamo la nostra visita al giardino delle installazioni e opere di Riccardo Lacquaniti, situato all’interno del Podere Il Leccio a Buriano – Castiglione della Pescaia. Lacquaniti, bioarchitetto, si è traferito qui, nel verde della Maremma, assieme alla sua famiglia nel 2002 e ha iniziato l’intelligente restauro del vecchio casale. Tutte le installazioni che incontriamo sono realizzate con materiali di scarto e di recupero, permettendo così agli oggetti, che il ciclo produttivo ha svalorizzato, di tornare a nuova vita, non più in funzione del consumo. “Sette Tartarughe”, poco oltre la porta, ci vengono quasi incontro in un lento e inarrestabile percorso spazio-tempo, e soltanto dopo ci accorgiamo che sono realizzate con dischi di morgano, un attrezzo agricolo. In mezzo al verde si trova un’insolita balena, fatta di canne e reti da pesca e dalle notevoli dimensioni, che suscita subito il nostro interesse: avvicinandoci, notiamo che è possibile deporre all’interno di un piccolo contenitore i nostri pensieri, abbandonandoli così nel ventre del grande animale. Proseguendo, rifiniamo in un campo di giovani ulivi, dove è collocata un’altra imponente opera di Lacquaniti, “Codice Genetico”, costruita con tavole, pali di ferro a spirale, vetri di fonderia color ambra e reti di pescatori. L’anello di congiunzione fra noi e il nostro passato è motivo ispiratore anche dell’opera “Le Matrici”, in legno intagliato e dipinto con pigmenti e lino, che ci riconduce immediatamente all’unità del nostro essere. La natura viene usata da Lacquaniti per dare nuova vita ai materiali utilizzati nelle opere d’arte, per suscitare in chi osserva un sentimento di continuità fra passato, presente e futuro. Avendo curato in ogni dettaglio il Podere Il Leccio , si può dire che il bioarchitetto sia riuscito anche a modellare il verde maremmano per integrarlo perfettamente nelle sue installazioni di pura energia.

 

Anna Lazzerini