Agroalimentare: all'Italia il record mondiale per varietà e ampiezza

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Spetta all’Italia per il 2017 il record mondiale per varietà ed ampiezza del patrimonio agroalimentare con le sue ben 5047 specialità alimentari tradizionali presenti su tutto il territorio. In testa alle regioni italiane di questo censimento troviamo la Campania con 515 varietà tipiche, seguita dalla Toscana (461) e dal Lazio (409).


Nel censimento effettuato sull'agroalimentare italiano sono stati analizzati 1.521 diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da 1.424 verdure fresche e lavorate, 791 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, 497 formaggi, 253 piatti composti o prodotti della gastronomia, 147 bevande tra analcoliche, birra, liquori e distillati, 167 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, ecc.) e 159 preparazioni di pesci, molluschi, crostacei.
Tra i prodotti ci sono la colatura di alici di Cetara, nel Salernitano, un estratto dal sapore intenso frutto di una stagionatura e pressatura delle alici salate; gli stinchi di morto, biscotti rustici salati del Grossetano e del Senese; il fagiolo del Purgatorio di Gradoli nel Lazio protagonista del pranzo del mercoledì delle Ceneri; il savòr, marmellata di mosto d’uva emiliana (Saba) con aggiunta di frutta; i cardoncelli delle Murge ma anche le famose olive taggiasche liguri e in Calabria. Avvicinandosi il Natale, si prepara la pitta ‘mpigliata (o pitta ‘nchiusa) che si presenta come roselline in pasta sfoglia al vino bianco oppure, in Sicilia, la pasta reale di Mistretta.
Prelibatezze uniche che sono state anche classificate così regione per regione. In testa troviamo allora la Campania con ben 515 varietà dell'agroalimentare, seguita da Toscana (461) e Lazio (409).

Redazione