Arte Verde: Portia Munson

Portia crea le sue opere utilizzando una vasta gamma di supporti, dalla fotografia alla pittura, passando per la scultura e l'installazione, concentrandosi sempre sull'ambiente e i temi culturali visti da una prospettiva femminista.
L'artista inizia a creare le immagini di fiori nel 2002, a seguito della perdita di una persona cara, evento che la fa riflettere sulla fugacità della vita delle persone, riflessa qui in quella dei fiori. Portia ha iniziato così a immaginare mandala di fiori che erano reminiscenze dei motivi tipici dell'Uzbekistan e delle vivide ghirlande di fiori freschi, che aveva visto usare nel sud-est asiatico come offerte religiose. Utilizzando il mandala, Portia richiama infatti la forma circolare che nelle religioni orientali rappresenta l'universo. L'artista dispone meticolosamente i fiori del suo giardino in combinazioni di colore e forma in modo da esasperare la vitalità di entrambi, ciò che la affascina è proprio la perfetta simmetria che riscontra nei fiori, nelle pietre e negli animali trovati in giro ormai morti. Non solo la flora che la circonda, Portia immortala infatti anche piccoli cadaveri di animali.
Per queste creazioni l'artista ha utilizzato abilmente lo scanner come una macchina fotografica di grande formato, permettendo ai fiori di stare direttamente su esso e ai loro pollini e altri parti di cadere direttamente sul vetro, diventando parte dell'immagine. Lo scopo finale sembra essere quello di scannerizzare e quindi organizzare, tramite un esercizio meditativo, il caos della natura e dei suoi elementi in un fermo immagine memoriale.

portiamunson2.jpg
Arte Verde è una rubrica curata da AnneClaire Budin

testi di Anna Lazzerini